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Vendita di coperture per sconfiggere il partito al governo, ma il dollaro/yen si rivaluta

La scorsa settimana è stata all’insegna della forza del dollaro, che ha superato facilmente le pietre miliari e si è risollevato.

La Jiji Press ha riportato che il tasso di sostegno al governo Ishiba era del 28% e l’Asahi Shimbun ha riferito che la maggioranza del Partito Liberal Democratico nel settore pubblico era delicata, portando alla vendita del dollaro contro lo yen come copertura contro una sconfitta del LDP. Tuttavia, c’è stata una forte propensione all’acquisto al ribasso, con il dollaro che è passato facilmente a circa 152 yen.

Il Nikkei 225 ha ceduto subito dopo la chiusura per il timore che i liberaldemocratici perdessero la maggioranza, rompendo l’anomalia del “buy the election”. I sondaggi mostrano che gli autocrati e l’opinione pubblica potrebbero avere una maggioranza risicata, ma poiché la cooperazione elettorale tra i partiti di opposizione non è progredita, potrebbero non perdere in modo significativo. Le elezioni presidenziali statunitensi avranno un impatto maggiore rispetto alle elezioni della Camera bassa. Il Nikkei e il dollaro/yen si sono mossi in direzioni opposte e il mercato è diventato un luogo in cui la saggezza convenzionale non si applica. Il rally del dollaro/yen questa volta è fortemente influenzato dal fatto che è accompagnato da un calo del Nikkei. Per cominciare, è difficile credere che il tasso d’interesse statunitense a 10 anni supererà il 4% anche in presenza di un taglio dei tassi, ma quando raggiunge il 4,2%, siamo nuovamente sorpresi dalla forza dell’economia statunitense.

Si tratta del cosiddetto mercato Trump, che si è inclinato verso l’elezione di Trump dopo che il candidato Harris non è riuscito a tenere un discorso alle elezioni presidenziali statunitensi. Tuttavia, l’euro e la sterlina non sono scesi molto, mentre è stato lo yen a muoversi in modo evidente, per cui vediamo lo yen indebolirsi rispetto al dollaro. Sono stati venduti sia i titoli di Stato giapponesi che il Nikkei 225, per cui si potrebbe dire che è stata una settimana di vendite del Giappone. Il movimento sembra essere stato guidato dalle preoccupazioni per l’impatto del conflitto USA-Cina sull’economia giapponese ora che Trump è presidente.

La situazione in Medio Oriente sta diventando sempre più caotica, con l’uccisione del leader supremo di Hamas, Shinwar, e la residenza privata di Netanyahu sotto attacco dei droni di Hezbollah. La Corea del Nord sta approfondendo i suoi legami militari con la Russia e il mondo sta diventando tutt’altro che stabile. Anche i prezzi dell’oro sono alti.