New-Japan Business Consulting
Business strategy reports, business matching and M&A in Japan

文字のサイズ

Tutti i principali costruttori possono mantenere il trend di crescita delle vendite nella prima metà del 2023

I risultati consolidati delle principali case automobilistiche mondiali per il primo semestre del 2023 (gennaio-giugno) mostrano che tutte le aziende hanno aumentato le vendite, grazie a fattori positivi come la risoluzione delle carenze di magazzino, mentre si è mantenuta la tendenza al rialzo dei prezzi dei prodotti.

Un confronto delle vendite nella prima metà del 2023 per produttore (escluse le società giapponesi con esercizio finanziario che termina a marzo) in termini di dollari USA mostra che VW è stata la più grande con 169,79 miliardi di dollari, in crescita del 19,4% rispetto all’anno precedente. Seguono Stellantis (+16,1% a 107,13 miliardi di dollari), Ford (+15,8% a 86,43 miliardi di dollari), GM (+18,1% a 84,73 miliardi di dollari), M-Benz (+7,3% a 82,32 miliardi di dollari) e BMW (+13,6% a 80,48 miliardi di dollari).

Anche i profitti e le perdite operative, che si erano deteriorati a causa del disastro di Corona, hanno mostrato una tendenza al miglioramento: tutti i produttori sono stati redditizi nel primo semestre del 2023, come nel primo semestre dell’anno precedente. Stellantis ha registrato il maggior utile operativo, con un aumento del 15,2% su base annua a 15,38 miliardi di dollari, su base rettificata. La crescita dei profitti è stata determinata da una strategia di prezzi elevati e da transazioni reali a prezzi elevati, in un contesto di equilibrio tra domanda e offerta, e da margini di profitto più elevati per unità.

Si prevede che nel secondo semestre del 2023 (luglio-dicembre) continuerà la stessa tendenza del primo semestre, con un numero maggiore di produttori che dovrebbero aumentare i propri ricavi e profitti per l’intero anno. D’altra parte, bisognerà anche prestare attenzione se la recente tendenza all’aumento dei prezzi dei prodotti si attenuerà con la risoluzione della carenza di scorte.