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La Banca del Giappone ha rivisto l’YCC.

La riunione di politica monetaria della Banca del Giappone ha annunciato una revisione del tasso di cambio.

L’YCC è stato reso flessibile, passando dalla precedente posizione di difesa del tetto dell’1% a un obiettivo dell’1%. Il livello dei tassi d’interesse per le operazioni di comando sarà ora determinato in base a varie circostanze, piuttosto che all’1% in senso stretto; i tassi superiori all’1,0% saranno consentiti, ma non è chiaro fino a che punto la BoJ accetterà un aumento, e potrebbe utilizzare le operazioni indicative per sopprimere attivamente i tassi. La reazione del mercato è stata che il contenuto era già noto dal rapporto del Nihon Keizai Shimbun di ieri e che era stato messo in conto, oppure che non era così elevato come ci si aspettava.

Lo yen si è rafforzato e il tasso di cambio dollaro/yen si è spostato dai bassi valori di ¥149 ai ¥150. In questo senso, si può dire che il mercato è stato un po’ più dovish del previsto. Soprattutto, nonostante la revisione del CCNL, i tassi d’interesse negativi permangono e questo cambiamento richiederà probabilmente molto più tempo. L’ampio differenziale dei tassi d’interesse con gli altri Paesi rimarrà e lo yen si indebolirà. Tutti gli occhi sono ora puntati sulla conferenza stampa del governatore della BOJ Ueda, che inizierà alle 15:30 (JST).

Sui mercati esteri è probabile che lo yen venda, ma bisogna diffidare di qualsiasi intervento da parte del governo o della BOJ. In passato si sono verificati casi in cui lo yen è stato acquistato nervosamente, per poi recuperare rapidamente. Se lo yen si rafforza dopo un evento importante come questo, non si può escludere un intervento effettivo.

Alle 19:00 (JST), l’Ufficio internazionale del Ministero delle Finanze annuncerà l’attuazione delle operazioni di bilanciamento dei cambi, che riveleranno se l’improvviso acquisto di yen dall’inizio di ottobre è stato un intervento reale o meno. La reazione del mercato sarà probabilmente orientata all’applicazione, con la possibilità di uno yen sia più debole che più forte, e il ribilanciamento di fine mese alle 25:00, ma la presenza o l’assenza di intervento non avrà probabilmente un grande impatto. È inoltre improbabile che il ribilanciamento comporti un forte sell-off di dollaro/yen.