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Indagine dell’UE contro i sussidi ai veicoli elettrici cinesi

La dichiarazione della Presidente della Commissione europea Urszula von der Leyen nel suo discorso sugli Stati Generali (13 settembre 2023), secondo cui l’UE avvierà un’indagine sui veicoli elettrici cinesi che hanno subito un abbassamento dei prezzi a causa di sussidi governativi ingiustificati, è stata ampiamente ripresa dai media giapponesi.

I veicoli elettrici a marchio cinese stanno rapidamente guadagnando quote nel mercato europeo: la loro quota del mercato europeo dei veicoli elettrici era dell’8% nel 2022 e si prevede che crescerà fino al 15% entro il 2025 Le autorità dell’UE hanno analizzato che i veicoli elettrici a marchio cinese sono meno costosi del 20% rispetto ai prodotti a marchio europeo a causa delle sovvenzioni governative cinesi all’industria. Le autorità dell’UE hanno analizzato che i veicoli elettrici di marca cinese hanno un prezzo inferiore del 20% rispetto ai prodotti di marca europea a causa delle sovvenzioni del governo cinese. Le indagini sui regolamenti antisovvenzioni durano in genere 13 mesi e, a seconda dell’esito, verranno imposti ulteriori dazi sui veicoli elettrici cinesi.

Tuttavia, se si unisce il fatto che la dichiarazione è stata fatta dopo la chiusura dell’IAA Mobility di Monaco (5-10 settembre 2023), dove i produttori cinesi avevano una forte presenza, e la dichiarazione “derisking, not decoupling” nel discorso di dichiarazione generale, è chiaro che l’UE non vuole provocare troppo la Cina. L’UE non vuole provocare troppo la Cina.

La decisione di avviare un’indagine questa volta è dovuta al fatto che l’UE ha ceduto alla richiesta del governo francese di imporre tariffe aggiuntive sui veicoli elettrici di produzione cinese, ma in realtà la Francia ha già proposto una revisione del sistema di sovvenzioni all’acquisto di veicoli elettrici per uso domestico, con l’esclusione della Cina.