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Cosa fare con il G7, cosa fare con l’eFuel?

Domani, a partire dal 19, si terrà finalmente a Hiroshima il vertice del G7. Verranno discusse diverse questioni che riguardano la comunità internazionale, come la situazione in Ucraina e la sicurezza economica.

In precedenza, in occasione della riunione ministeriale G7 Clima/Energia/Ambiente tenutasi a Sapporo il 15-16 aprile, i ministri del G7 “valuteranno lo sviluppo di tecnologie come i veicoli a celle a combustibile, i veicoli ibridi plug-in e i carburanti a basse emissioni di carbonio e a emissioni neutre, compresi i biocarburanti e i carburanti sintetici” come modo per decarbonizzare il settore stradale. L’incontro ha incluso frasi come.

Il regolamento UE sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri dopo il 2035 accetta in parte anche i “carburanti a emissioni zero” e il tema dei carburanti sintetici (eFuel) sta prendendo piede in tutto il mondo.
D’altra parte, si sentono qua e là voci che dicono che “l’eFuel è solo una nicchia”, “la tendenza globale è completamente BEV” e “il Giappone è di nuovo Galapagos (ride)”.

I veicoli elettrici (BEV) stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo con l’obiettivo di raggiungere una società a zero emissioni di carbonio entro il 2050-2060. Alcuni Paesi e regioni hanno definito politiche per vietare la vendita di nuovi veicoli a motore in futuro. Tuttavia, in molte regioni del mondo l’elettrificazione continuerà a essere difficile a causa delle condizioni economiche e dei problemi di infrastruttura di ricarica. Anche se tutte le vendite di auto nuove dovessero essere a emissioni zero (ZEV), l’oltre un miliardo di veicoli in possesso venduti fino a quel momento rimarrebbe comunque indietro nel processo di decarbonizzazione. In altre parole, per raggiungere una società a zero emissioni, è essenziale fornire tecnologie di decarbonizzazione per i veicoli già in circolazione. Il carburante sintetico (eFuel), un carburante derivato da fonti di energia rinnovabili, è la soluzione più promettente per decarbonizzare i veicoli non ZEV.

L’eFuel è promettente anche in termini di utilizzo efficace delle energie rinnovabili (renewable energy). Anche nelle regioni in cui l’elettrificazione della mobilità è elevata, non tutta l’elettricità è fornita dalle energie rinnovabili. Anzi, sono proprio queste regioni ad avere una carenza di energia rinnovabile. L’energia rinnovabile è più abbondante nelle zone remote del mondo e deve essere portata da lì. L’elettricità non può essere immagazzinata e i costi delle linee di trasmissione sono astronomici. È proprio questa l’idea alla base del progetto di Porsche in Cile, in Sud America.

Mentre la consapevolezza pubblica dell’eFuel sta crescendo, le segnalazioni di vari problemi e carenze stanno diventando sempre più evidenti: l’eFuel arriverà davvero, oppure no, e se sì, quando e in che misura? Sulla base di queste molteplici prospettive, intendiamo riorganizzare dove si trova l’eFuel oggi e quali sono le prospettive future per l’eFuel.