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La Comunità Economica dell’ASEAN rilascia il piano strategico al 2030.

Al Vertice ASEAN tenutosi nell’ultima settimana di maggio 2025, è stato adottato un piano strategico per guidare le azioni della Comunità Economica ASEAN fino al 2030.

Sebbene sia stato deciso che l’aliquota tariffaria statunitense sulle autovetture destinate al Giappone sarà ridotta al 15%, essa rimane sei volte più alta rispetto alla precedente aliquota del 2,5%, rendendo più difficile rispetto al passato per gli OEM giapponesi e i loro fornitori assicurarsi le entrate dalle loro attività negli Stati Uniti.
Gli affari nell’ASEAN sono quindi diventati più importanti come fonte di reddito per gli OEM e i fornitori giapponesi.
Abbiamo esaminato e analizzato il piano strategico adottato e riteniamo che abbia molti aspetti positivi per l’industria automobilistica giapponese.

Sul lato positivo, il piano strategico si concentra sulla riduzione delle barriere non tariffarie, che si prevede aumenterà i ricavi riducendo i costi e i tempi della logistica grazie all’eliminazione di queste barriere.
Inoltre, si prevede che il quadro aggiornato di promozione degli investimenti riduca i costi di investimento e di finanziamento, riducendo così la quantità di investimenti, mentre la deregolamentazione dovrebbe rendere più facile l’attrazione di personale altamente qualificato, grazie alla maggiore mobilità delle risorse umane.
Inoltre, se i piani procedono senza intoppi, ci si può aspettare anche l’istituzione di standard regionali e tecnici comuni e la riduzione dei costi di conformità legale attraverso il collegamento con standard e norme internazionali, ecc.
Sul versante negativo, esiste la possibilità di un aumento dei costi associati a normative ambientali più severe, come quelle sulle emissioni di gas serra, e di un aumento dei costi associati a normative più severe sulla protezione dei consumatori.

Negli ultimi anni, gli OEM cinesi si sono riversati nell’ASEAN e hanno lanciato i BEV, e la quota di mercato degli OEM giapponesi in Tailandia in particolare continua a diminuire, ma gli OEM giapponesi, che si sono radicati nell’ASEAN da molti anni, hanno una rete di servizi ben sviluppata e un alto valore di rivendita sostenuto dalla loro solidità.
Inoltre, i fornitori giapponesi, che sono presenti sul mercato da molto tempo in linea con l’espansione degli OEM giapponesi, hanno catene di fornitura e know-how consolidati.
Questo piano strategico potrebbe essere utilizzato come un’opportunità per aumentare i profitti nell’ASEAN, sfruttando questi vantaggi.