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I tassi d’interesse statunitensi continuano a salire, con USD/JPY che si mantiene su livelli più alti

I tassi d’interesse statunitensi continuano a salire, con il tasso dei titoli di Stato statunitensi a 30 anni a un livello sorprendentemente alto del 5,15%, mentre il titolo di Stato a 10 anni ha finalmente raggiunto il 5%.

Tuttavia, la direzione dei tassi di interesse e quella del tasso di cambio sono state un po’ diverse, con l’euro-dollaro che ha toccato il livello di 1,06. Dopo la guerra tra Israele e Hamas, il flusso globale di fondi sembra cambiare.
A preoccupare è il mercato azionario statunitense. Se la tendenza abituale del mercato è quella di toccare il fondo a settembre/ottobre e di salire da novembre in poi, questa è una tendenza leggermente preoccupante.

Il tasso di cambio dollaro/yen è bloccato su un massimo di circa 149,90 yen, non tocca i 150 yen, ma non scende nemmeno, quindi lo strano mercato continua.
Il motivo per cui non si toccano i 150 yen è il timore che si possa intervenire se il prezzo raggiunge i 150 yen. Tuttavia, anche i tassi di interesse statunitensi stanno aumentando e materialmente il dollaro-yen non ha altra scelta che salire, anche se il livello è molto alto, vicino ai massimi storici.

Il tesoriere del Ministero delle Finanze giapponese Kanda ha recentemente parlato di un aumento dei tassi di interesse come contromisura alla debolezza della valuta. Si tratta di una dichiarazione che esce dal quadro della precedente separazione tra la Banca del Giappone per la politica monetaria e il Ministero delle Finanze per la politica valutaria, ma è possibile che stia iniziando a coprire le sue scommesse, dato che l’intervento da solo non sarà sufficiente per battere questo mercato dello yen debole.

Anche la situazione in Medio Oriente è tesa. Spero che la situazione non peggiori, ma se non si tratta solo di Israele contro Hamas, ma anche di Hezbollah nel nord, o addirittura dell’Iran, il rischio è che i prezzi del petrolio vadano in ebollizione e che lo yen subisca un forte calo.

Cosa significa l’aumento dei tassi di interesse statunitensi a lungo termine? Sono ormai a un livello che non può essere considerato solo il riflesso di un’economia forte. Se l’euro/dollaro dovesse invertire la rotta, saremmo cauti.
Questa settimana, giovedì verrà pubblicato il PIL statunitense e l’annuncio dei tassi di interesse turchi. Queste aree saranno interessanti?