Business strategy reports, business matching and M&A in Japan

文字のサイズ

Crescita delle vendite globali e impatto delle auto cinesi

Abbiamo deciso di esplorare la posizione attuale e la direzione futura delle vendite cinesi all’estero.

Il peso dei marchi cinesi nelle vendite globali di automobili cresce di giorno in giorno.
Secondo una compilazione delle vendite di auto (comprese alcune stime) in 86 Paesi nel 2024, il numero di veicoli venduti dai marchi cinesi è aumentato del 18,0% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 19,71 milioni di unità.
Escludendo le vendite nel Paese di origine, la Cina, le vendite sono aumentate del 34,8% a 2,91 milioni di unità, indicando una situazione di crescente slancio nei mercati esteri.
Poiché la crescita del mercato globale nel suo complesso, comprese le vendite giapponesi, europee, americane e coreane, è stata solo dell’1,6%, si può affermare che la composizione del mercato sta diventando più chiara, con le vendite cinesi che prendono il sopravvento.

La Cina detiene la quota di mercato più alta (per Paese/regione) con il 64,1%, mentre la CSI (46,4%), soprattutto la Russia, l’Africa (11,7%) e l’Oceania (11,1%) si sono già espanse fino a superare il 10% del mercato.
In particolare in Russia, i marchi cinesi sono entrati nel mercato e stanno rapidamente aumentando la loro quota al posto dei marchi giapponesi, europei, americani e coreani che si sono ritirati dalla produzione e dal mercato a causa dell’inizio della guerra russo-ucraina nel 2022.
Inoltre, la quota è in costante aumento anche in Medio Oriente (9,2%) e in America Latina (9,0%), e si prevede che questa tendenza continui nel prossimo futuro.

Guardando alle vendite globali (escluso il mercato cinese) per gruppo, Chery (Chery Automobile) è la più grande azienda cinese con 700.000 unità. È seguita da SAIC (SAIC Group, 610.000 unità), GreatWall (Great Wall Motor, 390.000 unità), Geely (Geely Automobile, 310.000 unità) e BYD (BYD, 260.000 unità).
Tutte le principali aziende del gruppo hanno ancora un rapporto elevato tra vendite interne in Cina e vendite all’estero, ma hanno annunciato piani per costruire basi all’estero una dopo l’altra, ed è molto probabile che il passaggio dalle esportazioni alla produzione locale progredisca gradualmente.

D’altra parte, l’imposizione di una serie di tariffe aggiuntive da parte dell’amministrazione americana Trump (a partire da gennaio 2025) ha sollevato preoccupazioni per il calo dei margini di profitto nel mercato statunitense, che è stato una fonte di guadagno per le aziende giapponesi.
Inoltre, le aziende affiliate alla Cina stanno facendo passi da gigante, soprattutto nei mercati emergenti, sottraendo quote di mercato alle aziende affiliate al Giappone, e l’industria automobilistica giapponese sta affrontando un momento critico, ed è diventato necessario comprendere la situazione attuale delle aziende affiliate alla Cina da una prospettiva globale.